Prima prova: il treno. A fianco a me un luminare legge "storia delle crociate" in regalo con "Il Giornale". Si immagina un resoconto fedelissimo e veritiero di come i martiri occidentali si siano immolati per portare il sacro fuoco della civiltà ai poveri derelitti. Sottotitolo proposto "L'hummer crociato". Lo stesso lettore si perita di rendermi partecipe del suo gradimento con tosse e assortiti rumori nasali.
Qualche sedile piu' avanti va in scena la miglior performance di disturbo su treno. Il genio deve avere ampiamente elucubrato sul tema prima di trovare lo strumento non plus ultra: la Tv portatile. Tv portatile (!). L'esibizione termina dopo venti minuti, la pietà o gli sguardi omicidi degli immeritevoli astanti fanno materializzare un paio di cuffie. Heautontimorumenos.
Seconda prova: il primo autista non mi aspetta. Il secondo fa un incidente. Arrivo all'apple center con 30 minuti di ritardo e davanti a me un cugino di Steve Jobs che spiega che lui vorrebbe mettere in rete il computer che ha adesso con un nuovo imac. Ci vuole un cavo? No, un hub. E non è un cavo? Che connessione usa? Eudora. No, voglio dire con cosa va su internet? Dice la scatolina? Ho Fastweb, però vado con eudora. Ah, ha Fastweb. Si però mi chiamo ancora come mi chiamavo con Eudora. Fine delle trasmissioni.
E per finire: scatto verso la biblioteca universitaria, chiusura ore 12.00 arrivo ore 11.59. Scatto sulla rampa, dribblo gli scaffali e riconsegno con solo un mese di ritardo. Mi riumanizzo comprando
La versione di Barney e un paio di libri di Greimas che tanto bisogna.
Ritorno a casa con 2 borsoni, uno zaino e una valigetta computer pieni di libri (sgombero casa pre Erasmus).
Parigi sta vendendo cara la pelle. E adesso invece di morire sul letto leggendo
Verdi colline d'Africa sto qui a scrivere. Aiuto.