Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Wednesday, May 10, 2006

letteralmente illuso

Uno legge “Festa mobile” e aspetta il momento per dire “poi ad un tratto arrivava la brutta stagione”. E ancor più quello per “poi ad un tratto arrivava la bella stagione”. E invece No. Qui il tempo ce lo si gioca a dadi ogni mattina. Oggi sei seduto sotto gli alberi fioriti di Notre Dame a leggere, devi addirittura ripararti dal sole. I bambini saltano nel quadrato di sabbia con pantaloni di velluto e camice leggere a scacchi. Domani il cielo è di piombo, piove su tutta la città, o almeno nel quartiere in cui sei. Gocce a domicilio. Sviluppi un rullino di foto la cui consegna è prevista per “domani”, indipendentemente dal giorno in cui si passa a reclamarlo. Inizi a pensare agli scatti d’autore che conteneva, e forse è meglio non ritirarlo per mantenere l’illusione. Che poi esce una scala di grigi pallidi spalmati su un’immagine sfuocata e non ne valeva la pena.
Al cinema non c’è nulla, in attesa del festival di Cannes che riapra le sale.
Il giorno della festa dell’Europa piove, e la Tour Eiffel illuminata di blu può restare dov’è.
Sabato sera un concerto di Nico Morelli al Sunside risolleva gli amanti di jazz e alza il livello di stima degli italiani.

Ma siamo sempre a Parigi quand même, e Previti a Rebibbia, finalmente.

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