Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Friday, June 09, 2006

Mari

Assenza lunga e ingiustificata. Non mi sorprenderei se il mio schermo fosse l'unico a leggere queste righe, sarete già tutti scappati al mare. Io ci ho provato. Una prima volta in Normandia, per dare l’addio alla casa di Benjamin (festa alla sera, mi lasciano la cucina: 4 chili di pasta, pomodori, tonno, olive, formaggi, pancetta, mais). L’unica acqua toccata è quella della piscina al mattino. Per la prima volta capisco l’utilità di una piscina al mattino. Non andare alla deriva oliati sotto il sole con un cocktail e la musica di Simon and Gurfunkel (vd. il Laureato), ma buttarcisi la mattina per svegliarsi. Scopro anche che in Germania un buon modo per riprendersi dai postumi di una festa notturna è fare colazione con brodo e maccheroni. Questo non lo sperimento. Il mare vero ha ancora un’aria troppo fredda per essere avvicinato, sulla spiaggia si depongono chili di alghe. Il battello che va in Inghilterra pare ci metta 4 ore, ma 6 se parte la sera, per non arrivare troppo presto.
Passata la Normandia rientro qualche giorno in Italia, un temibile esame di francese mi attende a Bologna, il mare mi attende a Rimini. I bollettini sono: caldo, caldissimo, estate. Arrivo e dal treno si scorge la neve sull’appennino emiliano. Bollettini sbagliati? Tempo cambiato all’ultimo. Resterà freddo e umido per tutta la settimana. Di cosa ha voglia un italiano rientrando in Italia? Pizza, sole, battute sulla politica, quattro chiacchiere con amici, anche a mezza voce tanto ci capiamo.
Di cosa si ha voglia rientrando a Parigi? Di passeggiare molto, di musei (expo Godard al Pompidou, inutile e senza pretese), di negozi di macchine fotografiche (La maison du Leica, vicino a Bastille, vetrine invalicabili) di cinema in lingua originale (Marie-Antoinette di Sofia Coppola: carino, ma disturba un po’ nella pretesa di attaccare le sceneggiature del film adolescenziale un po’ ovunque, dalla musica ai vestiti rosa, alle lacrime represse). Caldo, sole, giardini, voglia di camminare. Mondiale di calcio imminente in un foyer dove non ci sono più di tre persone della stessa nazionalità.

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