Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Wednesday, October 19, 2005

treinte et troisiéme jour

Don’t come knocking, don’t come knocking, don’t come knocking anymooooore. Mi perseguita. Vedo il film la mattina e la canto per tutta la giornata. Don’t com knocking di Wim Wenders, con Sam Shepard -che ha scritto anche la sceneggiatura-, Jessica Lange, Tim Roth, Sarah Polley. I primi che passavano. Film e film nel film. Lui è un attore western di Hollywood “meglio di Jessy James” che all’inizio del film vero se ne va dal set di un film nel film. Cavalca e cavalca, usa carte di credito, cellulare, torna dalla mamma. Immaginate le location di un western con i colori e le inquadrature di Wenders. Sembra lo spot di “Come to IUESSEI”. La domanda però è: perché lui se ne va? Cerca suo figlio. Ma non era la sceneggiatura di Broken flowers (vd.”vingt et deuxiéme jour”) Stanno tornando di moda i road movie. Una versione aggiornata in cui gli eroi usano internet e macchine digitali, ma qui almeno l’auto è una vecchia gloria. Volendo dire qualcosa di molto sociologico si potrebbe parlare di un ribaltamento, se un tempo trovavamo soprattutto figli in cerca dei propri padri e delle proprie radici, ora sono i padri a mettersi in marcia. In effetti è più logico: prima non si questionava la morale di chi aveva abbandonato la famiglia, ora sono i “fuggiti” a ricercare una responsabilità negata. E i figli li rifiutano, con la mamma si vive bene, sei arrivato tardi, chi sei? E’ normale. E comunque tutta questa riflessione sul chi siamo cosa facciamo era un po’ che non si vedeva e soprattutto era stata trattata poco in film piacevoli, lontani dai polpettoni psicologici di kieslowsky (con tutto il rispetto). Non c’è bisogno di tormentare lo spettatore per parlare di sofferenza. Qui c’è anche una bellissima musica, c’è ironia, non dialoghi trascinati per ore. Silenzi semmai. La scena di Roth che si rade nel deserto è un capolavoro che nemmeno Hopper aveva tentato. Hopper per altro citatissimo. Insomma andatelo a vedere, chissà come lo avrete tradotto in Italia: il frutto del peccato? Per dare un tocco di religioso che non guasta mai?
Gli eventi della giornata sono quasi tutti qui, il corso è stato prima del film, dopo c’è stato un po’ di studio chez moi, un pranzo e la sera un po’ di chiacchiere e un altro pezzo di film in dvd. Troy-che in francese si pronuncia come “3”-. Il film è decisamente ridicolo, questo di Homer conosce solo il Simpson. Per fortuna anche Robert ha letto “il libro” e disapproviamo insieme. Però sentire gli eroi greci parlare francese fa molto ridere ve lo assicuro. Achille (ascille), Paride (Paris) si arrabbiano, ma davvero dire “il se croit invicible derrier ses hautes murailles” non suona per niente minaccioso.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home