Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Sunday, December 04, 2005

Soixante et huitième-neuvième Septantième jours

Giovedì venerdì sabato ho un seminario di semiotica dalle 9 alle 19. Visto che a voi la semiotica non interessa e che a me non resta tanto da raccontare, questi tre giorni condivideranno un post. Le pauese pranzo si consumano al Tabac de la Sorbonne, dove ci si sente molto sorboniani e in più si ha una wireless gratuita. Venerdì sera ci infiltriamo in una casa di italiani in place de Clichy. C’è una festa, l’invitata è Adriana, ma “porta degli amici”. Ambiente simpatico e internazionale (commento da guida michelin). Sabato sera andiamo a mangiare cous cous a Menilmontant, aspettiamo un’ora, il cous cous non è poi così buono, la musica nemmeno. Prima di tornare al foyer beviamo qualcosa in rue bagnolet e scopriamo che a cinquanta metri da dove abitiamo c’è un café geniale. Musica jazz live con piano basso e batteria. Citazioni di Ray Charles e Coltrane, poco fumo molto ritmo. Gli avventori -coloro che si avventano nel locale- avvedutamente avvisano gli avventurosi suonatori del loro volere andare avanti nell’ascolto. Questi si avvicinano avvicendandosi e non avvallano. Rientriamo mestamente.

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