Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Wednesday, November 23, 2005

Cinquante et huitième jour

Sono rimasto indietro, tra poco dovrò psicanalizzarmi per ricordare cosa ho fatto. Allora, domenica. La mattina è calma e produttiva, in sala studio. Spaghetti al sugo in una cucina sempre più affollata. Bisogna sapere che: se si lasciano pentole, piatti, posate sporche al lunedì queste vengono lavate e in casi estremi requisite. Ora questa situazione si è presentata una settimana fa, tant’è che oggi si fa la fila per accaparrarsi gli oggetti rimasti. Tipo “prenoto il tuo piatto” o “lascia l’acqua a bollire che butto la mia pasta”. Di questa retata igienica era caduta vittima anche la mia innocente moka, che qualcuno aveva lasciato nel lavabo dopo averla rubata dall’armadio per farsi -non so con quale expertise- un caffè. Scoprendo il misfatto mi reco all’accueil con questo argomento dialettico:
“La mia moka.”
“Requisita”
“No.”
“Si”
E qui parte il “De moka, atto primo:
“ 1- Innanzitutto una moka non è mai sporca, quindi mai dovrebbe essere requisita. Una moka pulita è una moka nuova. Una moka nuova fa caffè cattivo. In più non sono io ad averla lasciata fuori, ma altri. Vuole che oltre a un furto subisca anche la requisizione dell’oggetto sottratto?”

E l’elemento titanico che ci ritroviamo come “segretaria” di giorno, risponde, senza voltare lo sguardo dal computer:
“Requisita”.

Mezz’ora dopo torno a chiederla al direttore: “La mia moka” “Aspetta che te la prendo”. Tanta fatica…

Eravamo comunque a domenica

Dopopranzo Johannes mi convince ad andare al Louvre per fare la carta annuale a 15 euro. Andiamo, aspettiamo invano l’autobus poi prendiamo la metro. Venti minuti di fila al guichet e abbiamo la nostra carta. In che sezione andiamo? “Fiamminghi fiamminghi” dico io. “Ok” dicono loro. Con noi c’è anche Zakia, del Madagascar, Musulmana. Questo dato è importante perché io finisco per nell’ordine: spiegare i quadri, gli autori, lo spirito dell’epoca, ma soprattutto improvvisare lezioni di teologia su “chi è questo -santo- chi è quello, perché quel simbolo”. Fino a domande ben più ardite come “Perché Gesù non aveva moglie?” -Perché la religione è misogina.- “Quali sono le differenze tra Protestanti e Cattolici?” -chiedi a Johannes, ha la doppia virtù di essere protestante e avere la stessa nazionalità del papa cattolico- “Perché non siete praticanti?”. Tutto questo in francese. Finalmente il Louvre inizia a chiudere, noi ce ne torniamo a casa, ceniamo, beviamo una birra con altri del foyer e ci addormentiamo pieni di ricordi fiamminghi.

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