Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Friday, December 16, 2005

quatrevingtième et quatrevingt unième jour

Mercoledì. Dalle 11 alle 17 lezione. Rendo un altro dossier poi vado in biblioteca. I computer sono tutti occupati. Davanti a me un uomo sulla cinquantina con una coda di cavallo bianca consulta giubilo il suo mezzo informatico. Apre di seguito dieci siti, su ognuno dei quali controlla almeno tre caselle e-mail. Lo vedo aprire nell’ordine una mail dal titolo “THROW AWAY YOUR UGLY WATCH, BUY A ROLEX HERE” e un banner che dice “COPY DVD ON YOUR COMPUTER FOR FREE”. Ora, se fai questo sei tu, e non il povero computer, a dover prendere un virus, possibilmente mortale. Quando, finalmente, se ne va, controllo la mia posta, poi esco e attendo. Cosa? Attendo Naima per andare a sentire Badiou all’ENS. E’ alle 20. Cerco un caffè dove leggere, ma niente mi attira, troppi baristi, poca luce. Allora vado da Quick. Scrivere e leggere in un fast-food ha molti vantaggi, ho qualche idea che vi proporrò più avanti.
Si fanno le 20. Andiamo da Badiou, questa sera lo registriamo pure. Questo seminario serve davvero il suo titolo “comment s’orienter dans la pensée”, lui è un maestro.
Alle 10.15 usciamo e dobbiamo ancora cenare. Non è possibile dopo un corso come questo tornare al foyer e scaldare al microonde un pasto mediocre. E allora mangiamo fuori. Non che dietro al Panthéon manchino le occasioni. In rue du Pot de Fer, al “Pot de fer” per esempio. Cena in una cantina, anatra al miele e entrecote al rocquefort. Patatine, vino, caffè. Il tempo passa in fretta, finisce che dobbiamo uscire per non restare fuori dal foyer. Il rocquefort veramente fort mi tormenterà tutta la notte, costringendomi a bere litri e litri d’acqua.

Giovedì è la giornata degli acquisti natalizi. Essendo interessate alcune persone che leggono questo blog la giornata è censurata. E si, non ho nemmeno voglia di scrivere.

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