Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Sunday, January 15, 2006

Quatrevingt et je ne sais plus combien jours

Qualche aggiornamento di ordine cinematografico, preceduto da una curiosità.

Curiosità: se andate in place de la Sorbonne vedrete sulla destra una porta. Per entrare vi chiedono una carta studentesca. Se attaccate la Sorbonne dall’altro lato, su rue Saint Jacques si presenta la stessa situazione. Ora si da il caso che la galleria che unisce la piazza e la via fosse anticamente una strada. Legalmente lo ancora. E’ una via di Parigi, quindi tutti hanno il diritto di passarci senza mostrare alcun documento. Per altro è molto pratico per raggiungere il College de France.
Quindi se un giorno passate di qui e volete dare noie agli uscieri ora avete un pretesto.

Altra notizia Sorboniana: la librairie de la Sorbonne, all’angolo con bld. Saint Michel sta per chiudere. Al suo posto un negozio di vestiti. In questi giorni in vetrina: articoli di protesta, dichiarazioni di affetto, rabbia. Molti passano davanti e si indignano, poi però vanno a comprare da Gilbert Jeunes, duecento metri più avanti.

E ora il cinema: visto Moby Dick di John Huston. Gregory Peck come Achab tiene fino a un certo punto, meglio come avvocato. L’Ismaele belloccio ancora meno. Il viaggio in mare è comunque bello, Orson Welles nei panni del predicatore è una chicca. Un grande classico, toccato solo in parte dalla grazia del libro -e il libro ha grazia sufficiente per toccare i visitatori della mecca negli ultimi cent’anni-.

Altro film, l’Atalante” di Jean Vigo. Il film senza il quale non esiste il cinefilo francese. Grande bianco e nero, piani bassi e riprese aeree. Si gioca con l’introduzione del suono, che permette una lunghezza delle sequenze insostenibile nel muto. C’è una scena in cui loro entrano nel canale Saint Martin con il battello. Riprese dalla banchina, vista sul canale. Un altro po’ di magia su quest’angolo non troppo sfruttato di Parigi. Il confronto tra la metropoli e la vita lontano da tutti, in mare. Chi segue Fuori orario ritroverà la scena del giovane che nuota sott’acqua. Poesia per immagini, e pure divertente.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ecco da dove viene l'omino che nuota... con il sottofondo di because the nighit.....
il "mi piace" è un caso!
presto ti scrivo un mail.

10:54 PM

 

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