Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Monday, February 06, 2006

Rientro febbraio

Giovedì sera mi aspetta un treno. Giovedì pomeriggio mi spetta un’escursione in banlieue: a Creteil c’è la mia responsabile Erasmus che partecipa a una conferenza. Felice e spensierato accetto di buon grado di partecipare all’imperdibile incontro (leggi: sono costretto a partecipare a una conferenza che non mi interessa, per giunta in un posto orrendo). Istruzioni per arrivare a Creteil: prendere la linea 8. Andare a Sud. Ancora. Ancora. Ancora. La penultima stazione è l’Università. In un freddo siberiano io e Sonia cerchiamo di individuare quale degli edifici monoblocco-cementificati ci tocchi in sorte. Lo troviamo, assistiamo, salutiamo andiamo. Giornata grigia, quartiere pure. Potremmo benissimo essere nella periferia milanese.
Dopo un’altra mezz’ora buona di metro arrivo a casa, finisco di preparare le mie valigie, mi doto di un panino e vado in stazione. Tutto ok. Compagni di viaggio un ragazzo francese, una signora di Bologna (il cui topic è :io sono una che gira il mondo negli ostelli cosamenefrega), una rientrante italiana da uno stage che millanta conoscenza di Parigi, una silenziosa signora francese. Per una mezz’ora si discute del nulla, lamentandosi variamente di Francia e Italia. Poi, non si sa come, la silenziosa signora francese perde il suo tanto piacevole attributo, e con un golpe senza sangue conquista militarmente il monopolio della parola. Il suo pezzo d’attacco è la storia di un capotreno aggredito sul treno notturno da un uomo. I due vengono separati dall’intervento di un’antillese che mostra una medaglia della Madonna (non M.me Ciccone) all’aggressore. Noi tra l’incredulità e il riso, pensiamo l’abbia raccontato per divertirci. Invece da qui comincia l’apologia della Madonna di San Damiano e della sua medaglia miracolosa. E che se gli fai delle foto alla statua poi nella foto viene fuori qualcosa che nella realtà non c’era e vuole dire che la madonna vuole dirti qualcosa se poi prendi l’acqua da una fonte li vicino puoi guarire i miracoli e noi quando andiamo là preghiamo per tutti mica solo per i presenti e una volta la madonna ha detto che gli handicappati non sono persone inutili perché sono nate così per salvare altri e quando in Francia è passata la legge sull’aborto la madonna aveva il ventre insanguinato. Dopo quella sugli handicappati sto per intervenire, ma mi trattengo. In fondo è piacevole vedere che non li abbiamo tutti noi gli integralisti. Il francese guarda fuori dal finestrino come me, le donne si mostrano interessate, interagiscono, conversano. Poi quando esce pare anche loro la prendono per matta. Però prima di addormentarsi parlano di oroscopi “tu che ascendente hai” “si vede che sei proprio un toro”…
Al mattino secondo treno Bologna --> Rimini. Un grasso bolognese pelato, un mix tra Mussolini e l’omino michelin (nota: word segna errore “Mussolini” e vorrebbe revisionare la memoria storica dell’utente correggendo in “Mussolina”. Vedi alla voce: Fascismo e altri merletti). Il suo argomento sono i grattacieli di Montecarlo, che lui ne ha visti in America e ovunque, ma come quelli, illuminati tutta la notte. Opto per il White Album dei Beatles e faccio filmati alla campagna coperta di brina.
Per continuare la serie degli schizzi per un personaggio, sabato vado a tagliarmi i capelli. Il mio barbiere è nel cuore dell’anima felliniana di Rimini: il borgo San Giuliano, uno dei pochi angoli veramente belli di Rimini. Ora, Fellini era un genio, ma i personaggi surreali esistono davvero. Qui ogni tanto entra qualcuno, dice la sua e se ne va. Oggi c’è un tizio pelato e barbuto che è stato alle Canarie. Si sono belle, ma sono come Bellariva, una fila di alberghi solo che là c’è l’oceano, dice mentre qualcuno mette fine alla sua pelata incollando un parrucchino rossastro. Vi risparmio una foto comparativa.
In fondo si, ci stiamo bellarivizzando, una fila d’alberghi e nemmeno il gusto di un marucolo inquinato. Où va-t on ?

0 Comments:

Post a Comment

<< Home