Paris is a moveable feast ("Festa mobile" Hemingway). Blog su un erasmus a Parigi.

Thursday, March 02, 2006

Stroncare -guardando all'Italia-

Avrete letto sicuramente della polemica tra Baricco e i critici uscita su Repubblica (1 e 2 Marzo). Il povero -?- scrittore si lamenta delle stroncature esaurite in una battuta (tipo "Baricco = cacca"). Vorrebbe giudizi ampi e dettagliati, non striminzite sentenze. Ora, a parte il fatto che non mi pare il caso di rimproverare a uno come Citati di non scrivere libri di critica su OGNI maledetta opera apparsa su questa terra, vorrei con questo post difendere la stroncatura nella sua forma breve.
Voglio dire, immaginatevi se per comprendere che Liala non è letteratura ci dovessimo leggere la Treccani. Come minimo una perdita di tempo. E invece una bella e rapida stroncatura, fulminea, magari appoggiata su un utensile retorico, anche immotivata, ad personam, senza che per forza si debba odiare l'autore o l'opera. Un sospiro di sollievo.
Tipo (improvviso):

- Jack Frusciante di Brizzi è un' acne verbale.
- Le critiche di Citati sono stracotto di buonsenso in salsa qualunque.
- Tutti ci auguriamo che Coelho raggiunga il Nirvana e cada in afasia mistica
- Eco è come un tostapane che si mette in saldo, si ricompra da solo, si vende maggiorato del 20% e ricicla l'incasso.
- Jane Austen rispetto a Emily Bronte è l'amica che ti dice "vieni, che ti spiego come funziona il mondo".
- Stephen King è come l'olio di colza (poca spesa e tanti chilometri, ma si rovina il motore)
- Baricco dovrebbe restare più a lungo nella botte di rovere.
- Hugo era come la carta da parati. Si vendeva a metri.
- Dan Brown è il salumiere a cui se domandi un etto scarso di prosciutto ti risponde "ho fatto due etti e mezzo di salame ... lascio?"

Non è meglio di un tomo critico di quattrocento pagine che inizia con "questo libro non ha l'ambizione di essere un'analisi critica dell'opera dell'autore, né tantomeno di essere esauriente"? E allora cosa? Una tua psicanalisi a nostre spese? - pensieri aprendo e chiudendo "la colomba pugnalata" di Citati su Proust-.
Se avete altre proposte di stroncature lasciate un commento o mandate una mail.

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Trovo questo post troppo divertente, anche se le tue (o tutte) critiche letterarie possono non essere sempre condivisibili... Ma è nel termine "critica" che credo si celi il nodo della questione. forse sarebbe più opportuno modificare il linguaggio coem spesso si usa oggi (cosa che aborro ma che qui forse calza) e pensare che altro nn son che opinioni e come tali debbono esser rispettate....

Ma ti prego, puoi continuare a maltrattare o bentrattare alcuni tra i miei scrittori preferiti o detestati (nn ti dirò chi son gli uni e chi gli altri), ad esempio:

Jorge Amado, Wilbur Smith, Giorgio Scherbanenco, Milan Kundera, tanto x far nomi a caso...

7:33 PM

 

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